PRAYAGRAJ

Io vivo in Prayagraj—una volta chiamato Allahabad—una città dove scorrono due grandi fiumi, il Gange E Yamuna, scorrono insieme. Ogni giorno, migliaia di pellegrini arrivano per bagnarsi in queste acque, credendo che i loro peccati possano essere lavati via. Mentre cammino lungo il ghat, vedo i loro volti, pieni di fede, speranza e disperazione, e sento il peso della loro ricerca, il loro desiderio di una pace che solo Gesù può dare.

Questa città è intrisa di spiritualità e storia. Con il sorgere del sole, i canti indù riecheggiano attraverso il fiume e le preghiere buddiste si levano dai templi lontani. Eppure, in tutta questa devozione, avverto un profondo vuoto: una fame del Dio vivente. Tra incenso e rituali, sento il silenzioso invito dello Spirito a intercedere—per pregare che gli occhi si aprano, che i cuori incontrino la vera Acqua viva che soddisfa per sempre.

Prayagraj è un luogo di contrasti: devozione e disperazione, ricchezza e bisogno, bellezza e fragilità. I bambini mendicano vicino ai gradini dove i santi meditano, e il fiume in cui così tanti confidano per la purificazione continua a scorrere, incapace di purificare veramente il cuore. Ma credo che arriverà un giorno in cui... fiume dello Spirito di Dio scorrerà per queste strade, lavando via la vergogna, portando nuova vita e trasformando questa città con la Sua gloria.

Sono qui per amare, servire e pregare. Desidero vedere Prayagraj trasformato—che la città conosciuta per la sua confluenza terrena sarebbe un giorno conosciuta per una celeste: dove il cielo incontra la terra, e ogni anima trova purificazione e vita in Gesù, il vero Salvatore che ha dato la sua vita per tutti.