Diaspora ebraica

La preghiera di Paolo per Israele è un grido dal cuore per la salvezza della nazione: "Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio per loro è che siano salvati" (Romani 10:1). Il mistero rivelato in Romani 11 mostra che l'indurimento di Israele è parziale e temporaneo, con la promessa che quando sarà giunta la pienezza dei Gentili, tutto Israele sarà salvato. Come è scritto: "Il Liberatore verrà da Sion, egli allontanerà l'empietà da Giacobbe" (Romani 11:26-27).

Dai tempi di Babele, in Genesi 11, gli ebrei sono stati dispersi in tutte le nazioni. Pregate affinché i seguaci di Gesù abbiano cuori aperti e siano pronti a stringere amicizia con gli ebrei e le loro comunità, affinché gli ebrei che vivono in queste nazioni possano avere gli occhi aperti e riconoscere Gesù come Messia.

Nel 722 a.C. gli Israeliti del regno settentrionale furono esiliati in Assiria e gli Assiri furono condotti in Israele, dove si mescolarono con gli ebrei, diventando i Samaritani. Dio è sempre stato determinato a vedere Israele fedele non solo a Lui, ma anche al Suo scopo missionario. Dopo il ritorno degli ebrei in Israele dalla prigionia, il proposito missionario di Dio si realizzò attraverso la Diaspora (dispersione). Durante questo periodo, un fedele residuo di ebrei diffuse il nome di Dio tra le nazioni.

Oggi la più alta concentrazione di ebrei si trova in queste città, New York, Parigi, Vancouver, Londra, Mosca e Buenos Aires. Durante l'anno preghiamo intenzionalmente per 110 città chiave dove vediamo moltiplicarsi i movimenti dei discepoli del Regno.

Testimonianza:

In Teheran, un fedele israeliano ha pregato in ebraico per l'Iran, e un leader iraniano ha risposto pregando in persiano per Israele. Più tardi, durante una celebrazione del Nowruz, 250 iraniani e afghani hanno ascoltato il Vangelo: 35 hanno richiesto Bibbie. Questa è un'immagine di guarigione e unità nella famiglia di Dio.